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Marzvola

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  • Tipologia: Farina
  • Peso: 1.00kg
4,68€
Imponibile: 4,50€

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Descrizione

MARZVOLA: La nostra Farina.

Il suo nome deriva dal latino “tres-menses” che significa il grano dei “tre mesi” perché normalmente seminato in primavera (marzo) e raccolto in giugno dopo circa tre mesi. La Farina di Timilia è prodotta per mezzo di antiche macine a pietra, seguendo le antiche tradizioni; è una farina semi-integrale poco burattata, essa contiene molti oligoelementi del germe di grano e della crusca; presenta un alto valore proteico e un basso indice di glutine. Questa farina è molto indicata per la produzione di pasta e pane, in aggiunta con altre semole siciliane, essa deve essere consumata in tempi relativamente brevi (circa 8 mesi) per non perdere le sue qualità organolettiche. La farina di Timilia, dopo la molitura, presenta un colore grigiastro, diverso dalle farine commerciali a cui solitamente siamo abituati; i prodotti alimentari che derivano dall’impiego di questa farina sono pani integrali o pani e paste scure chiamate cosi proprio per il caratteristico colore scuro dell’impasto e della mollica. Il pane tipico prodotto con questa particolare farina è chiamato “Pane nero di Castelvetrano”, originario di un piccolo paese omonimo della provincia trapanese. Il pane di farina Timilia è molto profumato, con un buon apporto nutrizionale e grazie all’impiego delle paste acide (lievito naturale) ha una lunga durata, si conserva per alcuni giorni morbido e profumato. Grazie alla volontà delle ditte produttrici, questa farina viene impiegata ormai da tempo, anche per la produzione di pasta artigianale fresca e secca. Un prodotto dal sapore intenso e deciso che si sposa bene con i sughi ricchi di storia e di cultura della cucina siciliana.

Della Tumminia (Timilia)ne parla anche Goethe nel suo “Viaggio in Sicilia“.

“Il frumento è bellissimo. La tumenia, nome che sembra derivi da bimenia o trimenia, è un dono prezioso di Cerere: è una specie di grano estivo, che matura in tre mesi. Lo seminano dal primo gennaio al giugno, e matura sempre entro un tempo determinato. Non ha bisogno di molta acqua, ma piuttosto di gran caldo; da principio mostra una fogliolina assai delicata, poi cresce come il frumento e infine acquista molta forza”.

(Johann Wolfgang Goethe, Viaggio in Sicilia, 1787)